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1. Benvenuto Jordi, cosa puoi raccontarci della tua esperienza professionale e in particolare della tua esperienza in Entropy?

Ho iniziato in questo campo circa 25 anni fa a Barcellona e da allora ho partecipato a un'ampia varietà di progetti in pubblicità, film e realtà virtuale, tra gli altri.

In tutti questi anni abbiamo vissuto un grande progresso nella professione, sia tecnologicamente che in termini di formazione. Vent'anni fa le risorse didattiche disponibili erano scarse e l'offerta formativa era pressoché inesistente.
Era una professione artigiana, molto artigianale, nella quale ci allenavamo giorno dopo giorno, man mano che andavamo avanti.

Oggi in Entropy sono un supervisore degli effetti visivi, guidando lo staff tecnico, artistico e di produzione e gestendo il progetto degli effetti visivi dall'ideazione al completamento al fine di raggiungere gli obiettivi del regista o dei produttori.

2. In che modo la tua cultura e il tuo background professionale influenzano il modo in cui crei effetti visivi? C'è un'impronta spagnola nel tuo lavoro?

Credo che la cultura abbia più influenza sul modo in cui trattiamo il cliente che sul lavoro stesso. Il risultato finale del progetto è simile indipendentemente dal paese da cui sono stati ottenuti gli effetti. Per quanto riguarda la formazione, penso che oggigiorno sia abbastanza globalizzata poiché parte di essa può essere svolta online.

Sebbene sia vero che nel nostro team ci sono professionisti di diverse nazionalità e culture, in Spagna siamo più flessibili che in altri paesi quando si tratta di adattarci ai possibili cambiamenti e trasformazioni di un progetto, e lo considero un caratteristica unica e fondamentale della nostra azienda.

Credo che ciò che è "spagnolo" si manifesti nel trattamento umano con il cliente e nel modo in cui siamo coinvolti in un progetto, in modo molto sincero e genuino.

3. Molte persone credono che gli effetti visivi siano fondamentalmente il risultato della maestria tecnica. Tuttavia, vi definite come il risultato dell'unione tra tecnologia e creatività. Quando e come avviene quest'ultima? Dove cerchi l'ispirazione?

È vero che è necessaria una grande padronanza tecnica, ma senza un'adeguata base di creatività sottostante il risultato è stravolto. La creatività deve essere incessante durante l'intero processo creativo, dall'inizio alla consegna del progetto. Per forgiare la creatività abbiamo bisogno dell'ispirazione, che può venire da qualsiasi evento che ci circonda, da ogni dettaglio della sceneggiatura del film, e per ottenerlo è fondamentale la ricerca costante di riferimenti.

4. Il mercato degli effetti visivi sta crescendo e diventando sempre più competitivo. Qual è la chiave per differenziarti dalle altre aziende?

Dove vogliamo differenziarci è nel trattamento umano e personale, questa è la nostra scommessa, vogliamo allontanarci da quelle aziende che sembrano fabbriche con tassametri e trattare il cliente come un numero qualsiasi!

5. Mantieni caratteristiche stilistiche specifiche che ti rendono unico?

No, ma sono convinto che la personalità del nostro lavoro sia il risultato di una grande sensibilità per ciò che facciamo. Questa è senza dubbio la nostra caratteristica principale.

6. È possibile, come nella musica, nella gastronomia, nell'architettura, riconoscere le caratteristiche spagnole nel tuo lavoro?

Non credo si possa definire alcun tipo di nazionalità quando si tratta di effetti speciali. Tutti gli studi di VFX tendono ad utilizzare gli stessi software e strumenti e impiegano artisti e professionisti da tutto il mondo e, soprattutto, lavoriamo sempre di più in un mercato internazionale.

7. Hai lavorato a molte produzioni, da serie TV, film e pubblicità che coinvolgono sfide, tempi e budget diversi. Quali sono le differenze tra queste produzioni?

Ci sono innumerevoli differenze tra finzione, pubblicità o progetto di realtà virtuale. Innanzitutto le tempistiche in gioco sono molto diverse e, di conseguenza, anche le tecniche e le risorse utilizzate sono molto diverse, incidendo sui costi e sulle risorse di produzione. Ad esempio, un progetto VR immersivo richiede più risorse tecniche rispetto ad altri tipi di progetti.

8. Quando abbiamo visto alcune delle recenti produzioni su Netflix, come High Seas o Cable Girls, siamo stati molto orgogliosi di poter fare la nostra parte con il nostro software anima® ei personaggi 3D di AXYZ design. Perché hai scelto anima? Cosa lo rende diverso da altri software di simulazione di folla più sofisticati?

Abbiamo scelto anima® soprattutto per la sua agilità, velocità e facilità d'uso, che considero i suoi principali vantaggi. Inoltre, offre una curva di apprendimento minima con costi molto contenuti.

9. In quali filmati le persone 3D hanno giocato un ruolo chiave? Per favore condividetene alcuni.

Per la serie Netflix High Seas o Cable Girls, abbiamo utilizzato ampiamente anima®. Dato il numero di episodi della serie e le scadenze ravvicinate, anima® è stato lo strumento ideale per ottenere risultati molto realistici in brevissimo tempo.

10. Esattamente un anno fa, abbiamo lanciato anima® 4 con l'introduzione di caratteri umani digitali 4D realizzati con la nuova tecnologia di scansione volumetrica. Cosa pensi di loro?

Sono un ottimo strumento e l'integrazione con l'ambiente virtuale e gli scenari è molto realistica, in quanto, a differenza dei tradizionali schermi verdi, sono completamente 3D. La libertà creativa che ciò fornisce è immensa, poiché non siamo così dipendenti dall'illuminazione finale della scena, ma possiamo modificarla se necessario. Con l'avanzare di questa nuova tecnologia, diventerà sempre più interessante quando si tratta di richiedere una recitazione o costumi specifici, poiché in molte produzioni abbiamo bisogno di personaggi ad-hoc.

11. Pensi che possano in qualche modo sostituire il tradizionale schermo verde?

No, non credo che abbiano lo scopo di sostituirli, ma piuttosto di coesistere con loro. Li vedo come un nuovo strumento a nostra disposizione che, in combinazione con altre tecniche, può aiutarci a ottenere risultati più impressionanti e realistici.

12. Solo per curiosità, quali programmi e strumenti ritieni indispensabili per il tuo lavoro? Quale strumento "ideale" che ancora non esiste vorresti vedere creato per migliorare il tuo lavoro?

Usiamo molti software e plugin e chiaramente tutti sono importanti, ma allo stesso tempo sostituibili da altri. Tuttavia, mi sento fortunato ad avere già lo "strumento ideale", un team consolidato di professionisti che è molto più difficile da sostituire.
Sono le nostre risorse umane che ci permettono di essere unici!

13. Viviamo in un mondo molto specializzato in cui i team di lavoro sono una complessa combinazione di professioni. Che tipo di background accademico hanno gli altri membri di Entropy? Ci sono architetti nel team?

La formazione del nostro team è molto varia, con architetti, designer, storici dell'arte e persino studenti di belle arti. Tutti loro, con le loro diverse competenze, nutrono l'azienda durante il lavoro quotidiano sotto molti aspetti. Come se fossero ingranaggi ben oliati, raggiungono un'armonia essenziale per ottenere lo stesso risultato finale: muovere la macchina creativa.

14. I motori in tempo reale e le tecniche di rendering si stanno evolvendo rapidamente. Nvidia ha recentemente rilasciato schede grafiche RTX con Ray Tracing in tempo reale. In che modo pensi che questi progressi possano influenzare la produzione degli effetti visivi?

Le innovazioni tecnologiche sono da sempre una componente fondamentale per lo sviluppo della nostra professione. I nuovi strumenti di rendering in tempo reale ci forniscono una grande agilità sia per la generazione di pre-visualizzazioni per le riprese che per la creazione di rendering veloci per la composizione finale.

15. Cosa ne pensi delle produzioni virtuali promosse da Epic Games con Unreal Engine?

A mio parere, questi strumenti offrono nuove ed entusiasmanti opportunità per produzioni audiovisive innovative. È una svolta nel settore perché ci consente di visualizzare, illuminare e regolare gli effetti in tempo reale direttamente sul set, portandoci più vicini alla produzione che mai.

16. Nel tuo curriculum vediamo che hai lavorato su esperienze virtuali immersive. Cosa puoi dirci dell'evoluzione della VR / AR nell'industria cinematografica?

Penso che sia ancora troppo presto per il consumo di massa di esperienze virtuali immersive per competere con film e televisione in termini di intrattenimento, qualità visiva e complessità. Tuttavia, come ho accennato nella mia risposta precedente, oggi offrono già una soluzione tecnica che contribuisce notevolmente all'agilità di una produzione. Risparmiano molto tempo nel testare effetti luminosi, materiali e atmosfere in tempo reale.

17. Infine, qual è la tua paura, se ce ne sono, e la più grande emozione che provi lavorando in VFX?

Paura? Affatto! Lo sviluppo di VFX è un campo in costante crescita, che crea nuove sfide e opportunità per tutti i professionisti coinvolti in questo settore.

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Entropy Studio funziona con anima® PRO e metropoly® 4D Digital Humans: