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ANIMA
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Autore:AXYZ DESIGN
Data:2022-01-28

AXYZ CONCEPTS

LIVELLI DI SCALA

Sebbene gli architetti giustifichino le loro creazioni affermando che hanno una "scala umana", la realtà è che i migliori edifici devono funzionare a diverse scale, tutte percepibili dai nostri sensi. Tutti loro umani.

A scala territoriale, l'edificio può essere un landmark che aiuta le persone a orientarsi nello spazio - e talvolta nel tempo - come avveniva un tempo con i campanili che svettavano sullo skyline di una città e i cui rintocchi danno il tono al vita del quartiere.

A scala urbana, contribuisce a plasmare lo spazio in cui è inserito, come uno in più in un'umile strada di corridoio (allineandosi con i suoi vicini in un gesto di urbanità) o come protagonista di un importante spazio di convivenza civica (abbracciando una piazza o terminando visivamente un viale).

A scala pedonale, le sue proporzioni e il gioco dimensionale di alcuni elementi rispetto all'insieme - porte, finestre, cornicioni, fondazioni - possono alterare completamente la nostra percezione della sua reale dimensione e provocare quella reazione così tipica quando finalmente si arriva a conosco fisicamente un edificio dopo averlo visto solo attraverso le fotografie: me lo immaginavo più grande! (o, meno frequentemente, l'ho immaginato più piccolo! quando ad esempio i piani sono raggruppati a due a due facendo sembrare la dimensione dell'edificio la metà di quella che è).

Se continuiamo lungo la scala della percezione, gli elementi possono a loro volta avere una configurazione o una "trama" che ci costringe ancora una volta a soppesare la dimensione effettiva di ciò che vediamo (come i pannelli che dividono una porta, la dimensione relativa di una maniglia o di una serratura , o alcuni mobili leggermente più grandi o più piccoli del normale).

Il livello di scala più intimo è quello che si apprezza al tatto passando la mano sopra la modanatura o imbottitura di un plinto, sopra l'incastro di giunzione tra due materiali, sopra un corrimano, sopra il labbro di un gradino già brunito da generazioni di utilizzo, o su un intonaco particolarmente ruvido, scoprendo con stupore che le informazioni che riceviamo quando lo tocchiamo contraddicono le nostre aspettative quando ci avviciniamo ad esso. A volte, solo il tatto - "gli occhi della pelle" - ci dà la vera misura di qualcosa.


Prompt team collettivo

 



ABOUT THE AUTHOR

Iago López

 

Iago López è un architetto spagnolo con oltre 20 anni di esperienza professionale sia in Spagna che in Messico. Ha iniziato la sua carriera professionale lavorando per 6 anni in due rinomati studi spagnoli: Carme Pinós e José Antonio Martínez Lapeña-Elías Torres (entrambi vincitori del Premio Nazionale di Architettura).

Dopo aver vinto un concorso di progettazione nel 2004, ha iniziato un decennale come libero professionista in cui ha progettato e realizzato due edifici di edilizia popolare (uno dei quali ha ricevuto una menzione d'onore ai premi dell'Ordine degli Architetti della Galizia); oltre a un grande complesso di uffici governativi, un ristorante e diverse case unifamiliari.

Nel maggio 2014 è arrivato in Messico per partecipare per due anni alla costruzione della BBVA-Bancomer Headquarters Tower. Attualmente lavora come Design Director presso NMS Capital e ha un affascinante blog su architettura e musica chiamato “Bailar sobre arquitectura”.

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